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giovedì 2 maggio 2013

Esperienza in un monastero di clausura


Una ragazza mi ha scritto una bella testimonianza sulle Benedettine di Fermo.

Finalmente sono riuscita ad approdare nel luogo dove per la prima volta ho avuto un incontro autentico con il Signore. Sto parlando del Monastero “San Giuliano” delle Benedettine di Fermo.

L’anno scorso, durante la settimana Santa ho iniziato a sentire un desiderio così forte di stare in un monastero che razionalmente non me lo sapevo spiegare. Così iniziai a informarmi su internet e telefonai ad un monastero francescano. Lasciai più di un messaggio nella segreteria telefonica però nessuno mi richiamò. Al che pensai che potevo recarmi in qualunque altro monastero e magari anche più vicino. Così lessi su un blog tra le varie esperienze, che un’oblata aveva avuto un’esperienza di accoglienza in un monastero di Fermo dove raccontava di essersi trovata molto bene e parlò anche del carisma della madre Abbadessa che l’aveva ascoltata e aiutata. Mi colpirono molto le sue parole, così mi incuriosii e pensai che era proprio il posto ideale per me. Chiamai per telefono la sera e mi dissero che avrei dovuto richiamare il giorno dopo perché avrei dovuto parlarne con la Madre. E così fu. Il giorno stesso la Madre mi disse di sì. Così feci la mia prima esperienza di accoglienza durata 4 giorni. Poi mantenni il contatto con la Madre durante tutto il tempo vissuto all'estero e al mio ritorno in Italia, e nell’arco di un anno tornai per la seconda volta, poi la terza e infine la quarta il mese scorso, dove ho assistito ai meravigliosi esercizi spirituali predicati da un pio sacerdote, le cui ricche e profonde meditazioni, sia dal punto di vista umano che teologico-filosofico,  mi hanno offerto l’opportunità di capire, approfondire, confermare alcuni concetti sull’”abitare con Gesù”, consentendomi di far crescere in me la forza ed il benessere, e fornendomi  una nuova chiave di lettura per affrontare le mie problematiche. Dopo soltanto 4 esperienze di accoglienza posso dire che il monastero delle monache benedettine è diventato per me la mia seconda casa, l’unico luogo dove riesco a sentirmi in pace, in armonia, dove riesco a riposare, dove posso essere me stessa e sentirmi accolta, amata, ascoltata, coccolata. Nel monastero ho vissuto momenti d’intensa riflessione  e meditazione nei dialoghi con la Madre Abbadessa che mi ha letto dentro e mi ha guidata facendomi scoprire che Dio è misericordioso. Poi, altra scoperta: la lectio divina individuale e condivisa, dove la Parola non è solamente teoria ma diventa prassi, ossia carità che plasma la vita quotidiana. Il monastero è il luogo scandito dalla preghiera e dal lavoro, (ma non dal semplice pregare e lavorare),  dove la preghiera viene espressa con intensa dolcezza, silenzi, parole e canti angelici gregoriani, e dove il lavoro viene vissuto con il sorriso in simbiosi con Gesù. Ogni cosa, ogni azione, ogni oggetto viene mosso unicamente dall'amore e dalla gioia (una tavola apparecchiata, i pasti squisiti, e tutti i lavori fatti a mano come il presepe, la pittura su vetro, i ceri decorativi, le icone, i rosari e le coroncine, i portafogli e le borse, le ostie, i biscotti, i vestiti battesimali e le tuniche, il modo di prendersi cura dell’orto, ecc..) e ci si chiede come può una cosa così semplice essere trasformata in qualcosa di così straordinario e meraviglioso. Ed oltre a tutto ciò che si fa quotidianamente, il monastero delle monache benedettine è a tutti gli effetti una comunità  terapeutica spirituale  dove la madre Abbadessa, dalla  carismatica autorevolezza, e  come madre spirituale, è riuscita concretamente, sospinta non solo dai precetti della sua ricca preparazione teologica e pedagogica, ma soprattutto dall'amore caritatevole che nasce e si nutre dell’amore di Cristo, a creare una vera e propria rete di aiuto esterna, in collegamento continuo con il  monastero; ogni giorno arrivano numerose mail e giungono alla porta del monastero persone che richiedono preghiere e ascolto sulle più disparate condizioni di disagio, sofferenza, disgrazia, e incredibilmente tutte le numerose richieste vengono evase. Le sorelle sono come angeli!

Ma il monastero  è  anche il luogo dove nel contempo  si vive molto il senso della fraternità, dell’armonia nei rapporti interpersonali, nell'aiuto reciproco dove centrali sono l’amore di Cristo e la gioia della sua resurrezione, manifestata non solo nell'azione quotidiana, nel lavoro e nella preghiera, ma anche attraverso momenti di convivialità, giovialità, canti. Un altro mito da sfatare: non è vero che il monastero sia un luogo avulso dalla realtà esterna. Ogni giorno si ascoltano le notizie e c’è una grande attenzione e preoccupazione per tutto ciò che accade fuori, ed ogni giorno si cala la preghiera nella realtà di tutti i bisognosi… e tutti  sappiamo quanto possa essere imprescindibile e potente la preghiera! Mai mi sarei aspettata di trovare tanta apertura al mondo esterno come in un monastero di clausura e mai mi sarei immaginata che si facessero così tante cose. Sembra che una giornata non basti mai per poter terminare tutto ciò che ci si era preposto di fare. Il monastero è stato per me il luogo che mi ha ridonato la speranza e la forza per affrontare tutte le mie problematiche diventate insostenibili, mi ha arricchita nello spirito e nel cuore, nella pace e nell'amore e mi ha permesso di  ritrovare un senso nella mia vita. È il luogo dove ho fatto i conti con il silenzio, le paure, le sofferenze, i dubbi, le delusioni, dove gli affanni si sono trasformati in gioia suscitata dalla presa di coscienza che non sono più sola, perché sono certa che Gesù non mi abbandonerà mai, qualunque sarà la mia situazione di sofferenza, così come non mi abbandonerà mai questa splendida famiglia che prega per me e si preoccupa per me! Non mi basterà una vita per poter contraccambiare tutto ciò che mi è stato donato in questo piccolo paradiso che è il Monastero delle Benedettine! 

A tutte voi ragazze che vi trovate in questo momento, e non casualmente, a leggere queste testimonianze di esperienze vissute nel monastero, o perché sentite la necessità di capire o approfondire la vostra vocazione, o per convertirvi, o per assaporare l’amore infinito, la gioia, la forza e la speranza, qualunque sia la vostra situazione, sappiate che in questo Monastero il Signore parlerà al vostro cuore attraverso la fervorosa preghiera delle monache, attraverso la lectio divina e il dialogo.

Grazie di cuore!
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Per contattare le Benedettine di Fermo, potete scrivere al seguente indirizzo di posta elettronica: m.benedettine @ alice.it  (scrivere l'indirizzo tutto attaccato, senza spazi).