Questo blog è gestito da un fedele laico che stima la vita contemplativa delle claustrali.

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mercoledì 24 aprile 2013

A 18 anni in clausura?

Mi ha scritto una ragazza di 18 anni, che dopo esser vissuta a lungo lontano da Dio, ha compreso che...

Salve,
           sono un attimino emozionata a scriverti... ma, dopo aver letto le risposte che hai dato alle altre e-mail, mi sono decisa a farlo, anche perché sento davvero il bisogno di parlare con qualcuno.

Il mio rapporto con la fede è sempre stato molto vacillante perché mi sono spesso lasciata portare altrove dalla vita. Da bambina in verità volevo diventare suora, sentivo il mio rapporto con Gesù fortissimo, lo amavo dal profondo e mi sentivo amata ancora di più: ero una bambina solare, sorridente, attiva. Poi, durante la mia adolescenza, qualcosa è cambiato: la mia vita ha cominciato ad andare a rotoli, per vari problemi, ed io mi sono lasciata andare diventando una persona triste e scontrosa. Tuttora la mia vita non brilla certo per socialità... e mi sento molto sola. Ho cercato la mia strada in lungo e in largo, le ho provate tutte... ho persino pensato di convertirmi ad altre fedi, e me ne pento davvero dal profondo del cuore [...]. Ora so che il cammino è ancora lungo, dato che io ho solamente 18 anni, ma è da un po' che penso che la vita di clausura farebbe per me. Una vita nella contemplazione, nell'amore di Dio, nello studio, lontano dalle distrazioni del mondo. Solo che non so come affrontare questa cosa, che non è certo una cosa di poca importanza. Quali sono i tuoi consigli per me?

Grazie mille,
(lettera firmata)


Cara sorella in Cristo,
                                     sono molto contento di sapere che stai riflettendo sullo stato di vita da eleggere, e che guardi con interesse alla vita religiosa. Spero tanto che tu sia stata prescelta da Gesù buono per divenire sua sposa, sarebbe una grazia immensa. Ogni persona su questa terra è alla ricerca della felicità: i mondani la ricercano nelle ricchezze, nei divertimenti sfrenati, nei piaceri carnali, nel successo, e in altre cose di questo genere; invece i santi la ricercano in Dio, bene infinito. Il mondo promette di far felici i suoi seguaci, ma li inganna, poiché i beni materiali non possono saziare il cuore umano. I santi, al contrario, pur essendo poveri, perseguitati e sofferenti, in realtà hanno una grande gioia nel loro cuore, e ancor più felici diventano dopo la morte, perché le loro anime vanno a godere la visione beatifica di Dio nella Patria Celeste. Se abbraccerai la vita religiosa in un buon monastero, sarà facile per te vivere più unita a Dio, pensare tutto il giorno al tuo Sposo con amore, vivere in maniera più perfetta il cristianesimo, sfuggire ai pericoli spirituali presenti nel mondo, salvarti l'anima, salvare le anime di altre persone con la preghiera, ed essere più felice già su questa terra durante il pellegrinaggio verso l'eternità.

Che fare? Ti incoraggio a continuare il discernimento vocazionale per comprendere la volontà di Dio su di te. Accenditi nella devozione alla Madonna, prega a lungo ogni giorno, impara a fare “l'orazione mentale”, leggi gli scritti spirituali dei santi (ad esempio quelli di Santa Teresa d'Avila, Santa Teresa di Lisieux, Sant'Alfonso Maria de Liguori, San Francesco di Sales, ecc.), cerca di evitare i luoghi di dissipazione come le discoteche, non interessarti di argomenti mondani come le sfilate di moda e i gossip dei personaggi del mondo dello spettacolo, cerca di fare una vita raccolta e devota. Insomma, incomincia a vivere “come una suora” a casa tua. Hai già finito la scuola? Ti piacerebbe fare un'esperienza vocazionale di una settimana in monastero? Se mi dici la regione in cui abiti, forse sono in grado di segnalarti qualche buon monastero da contattare.

Spero tanto di esserti stato di qualche utilità. Coraggio, combatti con ardore la buona battaglia della fede, e non dimenticarti mai quel che diceva San Francesco: “Tanto è quel che mi aspetto che ogni pena mi è diletto”.

Prego la Regina del Cielo di darti la forza di restare fedele a Gesù buono fino alla morte. Così sia.

Cordialiter