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martedì 28 giugno 2011

Vocazione suora di clausura

Non è vero che la vocazione è un qualcosa che riguarda ormai solo il passato della Chiesa. In realtà Dio sta continuando ancora oggi a chiamare tanti ragazzi e ragazze. Costoro hanno solo bisogno di un po' di incoraggiamento, e soprattutto di trovare ordini religiosi di stretta osservanza disposti ad accoglierli.

Alcuni anni fa è sorto un nuovo ordine religioso femminile che ha adottato un'antica Regola monastica, che nei loro monasteri viene vissuta in maniera stretta. Alle ragazze piacciono questi ordini religiosi di stretta osservanza, e hanno preso d'assalto questi monasteri che fioriscono di vocazioni.

Recentemente ho telefonato a uno di questi monasteri per chiedere di pregare per me e per affidargli un'altra intenzione di preghiera molto importante. Visto che la suora che mi ha risposto era una persona gentile e disponibile, ne ho approfittato per chiederle quante vocazioni avessero. Mi ha risposto che hanno 3 novizie e 3 postulanti, e in pochi anni hanno raggiunto il numero complessivo di 25 suore che vivono in quel monastero di clausura. Sono rimasto sorpreso! Avere 6 ragazze in formazione è un risultato strepitoso! Ci sono molti altri monasteri che non hanno più novizie da quarant'anni! Ho chiesto se avessero qualche strumento di propaganda vocazionale (giornalini, ecc.), mi ha risposto che è la Madonna che fa tutto. In effetti è difficile darle torto, non riesco a spiegarmi altrimenti come facciano delle suore recluse nella clausura ad attirare vocazioni. Tuttavia, è anche il loro stile di vita austero ad affascinare le ragazze che aspirano alla clausura.

Ah, se tutti gli ordini religiosi fossero di stretta osservanza, vedremmo sbocciare monasteri e conventi dappertutto!

lunedì 27 giugno 2011

Suora di clausura

Carissimi lettori, voglio farvi leggere la lettera di una ragazza che desidera diventare suora di clausura


Salve,
          ti do del tu, perché tu stesso dici che così desideri, e ti faccio i complimenti per i tuoi blog, che propongono delle riflessioni sempre interessanti.

Io ero una pecorella smarrita nel mondo, nella carriera in una grande città, nei costumi moderni. Poi nel giro di due settimane ho lasciato tutto e sono tornata a casa, in ogni senso. Inizialmente non capivo quale forza mi avesse spinto a liberarmi dalla mia schiavitù, poi ho sempre più cercato la vicinanza ai luoghi sacri, alle letture sacre e ho capito chi mi aveva dato la forza. Ora mi segue un buon frate per cercare di capire cosa devo fare di questa mia fede ritrovata così fortemente. Spesso sogno la vita di clausura, ma so bene che è troppo presto! Chiedo anche a te, se puoi, di ricordarmi nelle tue preghiere così da aiutarmi a capire la natura di questo nuovo dialogo con il Signore.

A parte questo lungo preambolo personale (di cui mi scuso ma che mi sembra dovuto), scrivo per offrirmi a recitare una delle preghiere di cui parli nel blog, se ne hai ancora bisogno […]

La mia storia è molto lunga e la prima volta che parlai con il frate che mi segue mi disse che gli ricordava quella di Agostino - naturalmente facendo le debite proporzioni!!!

Da sempre ho cercato la verità, ma spesso nei luoghi sbagliati. Mi sono laureata in filosofia e ho preso un dottorato, sempre in filosofia. Ho studiato all'estero e al mio ritorno ho cominciato a lavorare a Milano nel luccicante mondo della cultura. E delle bugie. Già ai tempi dell'università la mia anima era straziata dal dubbio e dal dolore che mi procuravo da me allontanandomi da Dio, tanto che a 21 anni fui ricoverata in ospedale per un esaurimento nervoso. La vita a Milano e il lavoro, le persone che ero costretta a incontrare e le vanità a cui assistevo quotidianamente non hanno fatto altro che acuire il mio malessere. Ma questa volta non mi sono lasciata sopraffare dalla disperazione e ho finalmente seguito il forte sentimento di Amore che provavo, e che era soffocato dalla mia vita artificiale e falsa. Ho ricominciato a leggere Agostino, che mi ha aiutato tantissimo, Teresa D'Avila e la Bibbia. Ho deciso di lasciare tutte quelle falsità, sono tornata a casa e mi sono iscritta a teologia. Ma ancora non mi basta!

La persona che mi segue è, giustamente, molto cauta. E poi se il buon Gesù mi ha aspettata fino ad ora forse è giusto che anche io impari ad essere paziente. Anche perchè il cammino è lungo e io voglio affrontarlo con il massimo rispetto. Ho certamente pensato ad un ritiro [...] e anzi, è un momento che sogno!! Ma voglio essere davvero pronta quindi se sai indicarmi qualche ordine accetto volentieri il consiglio, ma aspetterò comunque di sapere cosa ne pensa anche il mio buon frate. Faccio anche parte di un coro gregoriano da un po', insomma sto cercando di lodare il nostro Signore in ogni aspetto della mia vita!

[...] A presto allora e grazie

(lettera firmata)

sabato 25 giugno 2011

Suore di Clausura di Rosolini (Siracusa)

Riporto una lettera che mi ha scritto un caro amico.

Carissimo D.,
                       pensando a quanto bene sta seminando nei cuori dei tuoi lettori la vita santa e gli scritti della Beata Maria di Gesù Deluil-Martiny, vera apostola del Sacro Cuore di Gesù, vorrei segnalarti brevemente la storia del prodigioso quadro del Sacro Cuore di Gesù di Rosolini (piccolo centro collinare della provincia regionale di Siracusa in Diocesi di Noto), custodito con amore dalle Monache della Visitazione di Santa Maria (Visitandine). Se lo riterrai opportuno potrai presentare nel tuo blog la devozione al Sacro Cuore di Gesù di Rosolini e la vita monastica osservante, fraterna, orante delle Monache Visitandine di Rosolini le quali con immensa gioia accoglierebbero nuove postulanti nella loro piccola comunità monastica. Spero tanto che vorrai aiutarle, loro, umilissime, ne saranno tanto contente.

Il Santuario del Sacro Cuore di Gesù e il Monastero della Visitazione di Rosolini.

Cenni storici

Il Santuario del Sacro Cuore di Gesù si trova a Rosolini, in Diocesi di Noto, nella Provincia Regionale di Siracusa, popoloso centro agricolo che supera i ventiduemila abitanti. La sua storia è legata all’umile giovane Carmela Aprile, nata a Rosolini il 25-04-1878 in una povera casa da Orazio Aprile e Giorgia Giamblanco. Il 12 giugno 1896, la giovane Carmela passò a nozze con Gioacchino Gennaro; questi le morì ad Alessandria d’Egitto dove era emigrato appena alcuni anni dal matrimonio. A 22 anni ricevette la Cresima dal Vescovo di Noto Mons. Giovanni Blandini. Cominciò allora il suo cammino di fede sincera e di totale donazione a Dio, sotto la guida del sacerdote Vincenzo Sgadari, parroco della Chiesa Madre di Rosolini. Abitò poi in Via Toselli, sempre a Rosolini (ora Via Sacro Cuore), in una misera casa donatele dal signor Luigi Savarino, casa adesso trasformata in Santuario e poi arricchita dallo stesso, con l’elargizione di un grande sito dove sorgerà il Monastero della Visitazione e le opere assistenziali-caritatevoli annesse.
Venticinquenne, incontra un venditore ambulante dal quale acquista il quadro del Sacro Cuore di Gesù, stampato su carta in Germania: siamo nel 1905. Animata e toccata sempre più dallo Spirito e dalla Misericordia del Signore, con cuore semplice si fa missionaria della Devozione al Cuore di Gesù. Si era nell’anno 1910, sul finire di settembre; la sua casa era già diventata una piccola Chiesa con tanti devoti. Il parroco Sgadari nel 1915 ottiene dal Vescovo di Noto Mons.Giuseppe Vizzini, la facoltà di celebrare la Messa e di custodire l’Eucarestia in quella piccola casa trasformata in cappella. Non mancano le sofferenze, le incomprensioni, il Calvario per la Madre Carmela. La devozione al Sacro Cuore di Gesù si diffonde sempre più e il piccolo Santuario diventa punto di riferimento della bontà e della misericordia di Dio, che trasforma l’anima e la vita dell’uomo. Le prime compagne di Madre Carmela Aprile furono Suor Elena Aneli e Suor Serafina Rubbera, entrambi vissute sempre accanto al Sacro Cuore di Gesù per tanti e lunghi anni e ora in Cielo, ricordate dai tanti fedeli e devoti come le “apostole del Sacro Cuore”.

Il 30 giugno 1959 il Vescovo di Noto Mons. Angelo Calabretta, affidò il Santuario alle Monache dell’Ordine della Visitazione di Santa Maria, fondato da San Francesco di Sales e da Santa Giovanna Francesca Fremiot in Francia. La Madre Carmela Aprile e le sue suore ne furono felici ed accettarono la Regola e le Costituzioni della nuova Famiglia monastica, tuttavia a Madre Carmela fu concesso di indossare il suo abito religioso di color rosso in onore al Sacro Cuore di Gesù. Con la nuova fondazione monastica continuarono a vivere le Opere volute da Madre Carmela: l’Asilo per i bambini più disagiati, il primo Asilo di Rosolini, la mensa per i poveri, l’Orfanotrofio per fanciulle, la carità sempre abbondante e generosa per tutti i poveri. Per questo e a buona ragione Madre Carmela Aprile è da tutti ricordata come la “Mamma di Rosolini” e fu madre, consigliera spirituale per tanti sacerdoti, religiosi, religiose, fedeli e persone provenienti da ogni parte d’Italia. Madre Carmela, autentica contemplativa, accoglieva tutti esortando sempre a confidare nel Sacro Cuore di Gesù.

Il 10 Agosto 1968 Madre Carmela si spense serenamente alle ore 5,20. Le sue spoglie mortali sono custodite nella Cripta sottostante l’Altare del Sacro Cuore di Gesù, meta di numerosi devoti. Madre Carmela ha lasciato a Rosolini il Santuario del Sacro Cuore, il Monastero della Visitazione, la Casa della Fanciulla, la Scuola Materna ed altre opere. Attualmente la piccola comunità monastica della Visitazione di Rosolini è dedita unicamente alla vita contemplativa, ma segue sempre con premura materna tutte le opere iniziate da Madre Carmela Aprile.

Rosolini è la città del Sacro Cuore di Gesù. E’ desiderio di numerosi fedeli che l’Ordine della Visitazione o la Diocesi di Noto possano presto aprire la Causa di beatificazione di Madre Carmela Aprile, Madre Serafina Rubbera e Suor Elena Aneli. Le anime attratte dalla vita contemplativa, osservante e fraterna possono rivolgersi al Monastero-Santuario della Visitazione di Rosolini. Si ricorda che l’Ordine monastico della Visitazione di Santa Maria riceve vocazioni anche in età adulta.

Monastero della Visitazione – Via Sacro Cuore – 96019 Rosolini (Siracusa) – tel.0931-856041

giovedì 23 giugno 2011

Da attrice a suora di clausura

Le storie delle vocazioni sono tutte belle, perché sono tutte storie d'amore. Tuttavia, alcune vocazioni suscitano stupore poiché coinvolgono personaggi “insospettabili”.

Dolores Hart era una giovane star di Hollywood, la sua bellezza trascinava le folle ai botteghini dei cinema, i registi erano disposti a sganciare montagne di soldi pur di farla recitare nei propri film. Successo, gioielli, piaceri, svaghi, divertimenti ...aveva praticamente tutto quel che potevano desiderare i mondani. Vanitas vanitatum, vanità delle vanità, tutto è vanità, fuorché amare Dio e servire Lui solo. I beni mondani non possono saziare il cuore umano che è stato creato solo per amare Dio, ed è inquieto sin tanto non riposa in Lui.

La Madonna, che è Mediatrice di tutte le grazie, vegliava su Dolores, e il Redentore Divino la voleva come sua casta sposa. La giovane e bionda attrice recitò la parte di Santa Chiara in un film su San Francesco d'Assisi (le due foto del post sono tratte da questa pellicola), ed ebbe modo di incontrare il Sommo Pontefice. A poco a poco comprese che Gesù la chiamava a vivere nella clausura del monastero dell'abbazia "Regina Laudis" nel Connecticut (Stati Uniti). Tra lo stupore e il clamore dei media e dell'opinione pubblica internazionale, lasciò tutto e rivestì l'abito di suora benedettina. Nel silenzio e nel raccoglimento della clausura, finalmente si sentiva davvero felice.

mercoledì 22 giugno 2011

Apostolato delle suore di clausura

Ogni vero seguace di Gesù Cristo deve ardere dal desiderio della salvezza eterna delle anime, le quali sono state pagate a caro prezzo dal Redentore Divino versando il suo Preziosissimo Sangue inchiodato crudelmente alla Croce del Golgota.

Per abbracciare lo stato di vita religioso è necessario avere dei buoni fini spirituali (non si entra in convento per motivi materiali). Tra i segni più certi di una vera vocazione religiosa vi è la volontà di dedicarsi alla salvezza delle anime. Le penitenze, le mortificazioni, le lunghe ore di preghiera che si sogliono praticare nei monasteri di stretta osservanza, servono non solo alla propria santificazione, ma anche alla conversione delle anime dei secolari. Pensiamo all'importantissimo apostolato delle eroiche suore di clausura. Ogni tanto si sente dire in giro che qualche giovane più o meno scapestrato, si è improvvisamente convertito ed è diventato un fervente cattolico praticante. Queste conversioni non avvengono per caso, sono il frutto delle preghiere e dei sacrifici di anime devote, magari nascoste nella clausura dei monasteri (come avvenne per la sorprendente conversione di Mons. Ketteler). Per rinvigorirsi nel desiderio del bene spirituale del prossimo, è raccomandabile leggere le biografie dei grandi santi che hanno sopportato enormi sofferenze per potersi dedicare alla salvezza delle anime. Pensiamo ad esempio a San Francesco Saverio, Sant'Alfonso Maria de Liguori, San Luigi Orione, San Massimiliano Maria Kolbe, Santa Teresa di Lisieux, San Francesco d'Assisi, San Paolo Apostolo e tanti altri zelanti soldati di Gesù Cristo.

Quindi il vero cristiano deve impegnarsi secondo le proprie capacità per la salvezza delle anime e la maggior gloria di Dio. E Sant'Agostino ci avverte che chi salva un'anima si assicura la salvezza della propria.

venerdì 17 giugno 2011

Ordini di clausura

È stato detto da gente amante delle mondanità, che le suore di clausura sono persone inutili. La realtà è completamente diversa. Infatti, la Chiesa Cattolica ha in grande stima gli ordini di clausura per l'importantissimo apostolato della preghiera che compiono con dedizione. Tutto il bene presente nel mondo è solo merito di Dio. Senza di Lui, noi non possiamo fare nulla di buono. Per questo motivo è necessario chiedere il suo aiuto con la preghiera. Il Signore è generoso nell'effondere le grazie, ma vuole che noi lo preghiamo. Le persone che vivono nel mondo sono distratte da mille impegni e svaghi, e spesso si dimenticano di pregare. Ecco dunque perché è necessaria l'opera delle suore di clausura. Se loro smettessero di pregare, il mondo diventerebbe certamente peggiore, e ci sarebbero molte meno conversioni.

Tra le sante più amate dai fedeli vi è anche Teresa di Lisieux, giovane suora carmelitana morta tra atroci dolori all'età di 24 anni. Pur vivendo reclusa nella clausura del monastero, la Chiesa l'ha proclamata patrona dei missionari, insieme al grande propagatore della fede San Francesco Saverio. Non bisogna stupirsi di ciò, poiché la “piccola Teresa” (come amava definirsi), certamente ha contribuito alla conversione di innumerevoli pagani grazie al potente sostegno che dava ai missionari con le sue preghiere recitate nel silenzio della clausura.